30 apr 2009

SCIENZA ed ARCHEOLOGIA

Mi sembra interessante pubblicare qui qualcosa che ho scritto per l'amica Kiya su Facebook che mi chiedeva se vivessi una contraddizione tra scienza ed umanesimo in quanto Ingegnere ed Egittologo e di come questa mia doppia natura fosse stata accolta in ambiente accademico.
Ho preso quindi la palla al balzo per preparare 2 post: Scienza ed Umanesimo e Scienza ed Archeologia. Consiglio di leggere prima Scienza ed Umanesimo e poi l'altro.
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Tutti noi siamo da sempre abituati a leggere libri di Storia che si presentano in un forma tipicamente narrativa. Di conseguenza tendiamo a considerarla come un'attività letteraria piuttosto che scientifica. Questo è largamente legato al fatto che buona parte della storia degli ultimi 1000 anni proviene da testi scritti e documenti che ci parlano direttamente di avvenimenti e storie dell'umanità.

Le cose si fanno diverse quando iniziamo ad andare indietro nel tempo dove i testi iniziano a scarseggiare e dove, anche quando ci sono, non dimostrano di avere un'idea "oggettiva" della storia, ovvero di raccontare le cose come erano, ma di scrivere cose che servono a qualcuno o a qualche fine. Bisogna cioè sempre ricordarsi che la Storia come "cronaca" oggettiva è un'invenzione moderna, per nulla ricercata nell'antichità. Anzi, a dire il vero, anche oggi è continuo il tentativo di alterare la verità storica per loschi fini politici o religiosi.

Il compito dell'Archeologia è quindi quello di cercare di far parlare cose che non sono testi scritti ma magari solo pietre (architettura) oppure tracce di vita biologica o materiale. E' qui che la situazione si sposta dall'umanistico allo scientifico e, più si va indietro nel tempo, più le cose diventano rigorosamente tecniche.

Faccio un esempio presente nelle mia Tesi di Laurea Specialistica sul significato dell'iconografia animale nelll'Egitto Predinastico. Una delle più importanti prove del valore simbolico ed ideologico che gli egiziani davano al mondo animale già nel IV millenio a.C. proviene dalle analisi osteologiche e di usura dentale degli scheletri delle necropoli: queste analisi hanno dimostrato che l'alimentazione di questi egiziani era essenzialmente vegetale e pesantemente carente di ferro proveniente dalla consumazione di carne.
Alcune parti ed edifici del sito mostravano invece grandissime quantità di resti animali. L'evidente conseguenza era che i resti animali provenivano da offerte e sacrifici che non prevedevano la distribuzione per la consumazione di massa, confermando il sospetto che i miserrimi resti di alcuni edifici del IV millennio a.C. fossero luoghi di culto.
La missione inglese di Hierakonpolis ha cioè potuto ricostruire un pezzo importante della storia predinastica solo grazie ad un esperto dentista ed alcuni antropologi (quelli che analizzano ossa, non quelli culturali).

Gli stessi hanno poi determinato che le ossa di un rarissimo elefante sepolto nella necropoli reale appartenevano ad una specie di elefante proveniente da migliaia di km più a sud ed poi allevato in cattività: in un sol colpo si è quindi potuta aggiungere un'ulteriore (una rondine non fa primavera) importante prova dell'esistenza di un'elité capace di organizzare costosi trasporti di lunga distanza (ricchezza e distinzione sociale) e che l'elefante, allevato in cattività solo per essere sacrificato, doveva quindi avere uno speciale significato simbolico che sto cercando di identificare.

In realtà la scienza oggi non è solo "collaterale" all'Archeologia, cioè in termini di collaboratori, ma sia l'Archeologia stessa sia il modo di ricostruire i panorami storici appartengono a pieno diritto al campo scientifico. Come si interpreta un sito o un reperto non è, cioè, affidato all'ispirazione notturna dell'archeologo o dello storico ma deve seguire rigidi protocolli deduttivi che hanno le loro regole ed obblighi. L'intuizione personale ormai ha posto solo nella scelta delle piste da seguire (le cosidette "ipotesi di lavoro") ma guai a pubblicare un'ipotesi interpretativa senza avere il supporto di sufficienti prove archeologiche, si rischia la carriera. Ed è bene che sia così.

Quindi è bene che tutti gli interessati agli studi universitari di archeologia sappiano che si ritroveranno a che fare con laboratori e seminari di Statistica, di uso del CAD e del GIS (che molti ingegneri e architetti neanche sanno usare), di uso dei Database relazionali, di elaborazione fotografica, di Biologia e Chimica, di tecnica e macchine da scavo e molto altro ancora. Ad esempio, nella materia "Archeologia Subacquea", vi tocca anche studiare tutte le strutture costruttive delle navi antiche, inclusa la nomenclatura navale di tutti i loro elementi, per poter attribuire e datare un relitto: quindi perfino una laurea in Ingegneria Navale come la mia è risultata direttamente utile. Ma non c'è strettamente bisogno di una seconda laurea scientifica (anche se fa comodo), l'importante è saper ragionare anche in termini tecnico-scientifici.

Per rispondere quindi a Kiya sul quesito riguardo l'accoglienza del mio background scientifico nell'ambito accademico: graditissimo, apprezzatissimo e ricercato. Ora spero che tu abbia capito perché. :-) E grazie per la domanda Kiya.

SCIENZA ed UMANESIMO

Mi sembra interessante pubblicare qui qualcosa che ho scritto per l'amica Kiya su Facebook che mi chiedeva se vivessi una contraddizione tra scienza ed umanesimo in quanto Ingegnere ed Egittologo e di come questa mia doppia natura fosse stata accolta in ambiente accademico.
Ho preso quindi la palla al balzo per preparare 2 post: Scienza ed Umanesimo e Scienza ed Archeologia. Consiglio di leggere prima Scienza ed Umanesimo e poi l'altro.
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La "vulgata" è che le materie scientifiche e quelle umanistiche non vadano d'accordo e che richiedano un'apposita predisposizione mentale. Questo in realtà è totalmente falso per molti motivi, basta guardare proprio la "Storia". Tutto il mondo della filosofia greca, ad esempio, vede filosofi che non solo contemplano nei loro studi materie come la matematica, l'astronomia e le scienze naturali ma che proprio su di esse gettano le basi delle loro creazioni filosofiche (nulla di più umanistico). Tutto ciò è il riflesso della complessità e della natura onnivora e curiosa degli esseri umani che cresce e si evolve proprio scoprendo collegamenti inediti. Si può dire, anzi, che proprio questa flessibilità delle capacità cerebrali ha forgiato la nostra arma evolutiva per eccellenza: la neo-corteccia.

Il motivo per cui siamo portati ad identificarci con una "tendenza" scientifica o umanistica viene largamente da ragioni culturali e sociali: il drammatico aumento della densità di popolazione del mondo occidentale ha portato la necessità di inquadrare tutti in una piccola casella specializzata condannata ad un lavoro ripetitivo (vedi produttivo) senza nessuna simpatia al debordamento visto come segno di incipiente disordine. Di conseguenza, abituati a questo sin da piccoli, si può essere disorientati dalla difficoltà di inquadrare ed immaginare la vita e l'attività di un individuo che ha competenze molteplici. Se questa barbarie incasellatrice fosse stata presente da sempre nella storia probabilmente non avremmo avuto la maggior parte dei grandi ottenimenti culturali della storia.

Giusto per fare un esempio poco noto relativo all'Egittologia: il merito di aver capito che i geroglifici non erano simboli ma che corrispondevano a lettere, ovvero la base per la decifrazione della scrittura geroglifica, è dovuto alla passione personale del grandissimo fisico Thomas Young(1773-1829). Questo signore è colui che ha nientedimeno scoperto le proprietà fondamentali dei fotoni e della luce in generale, peraltro base degli attuali studi di punta sui computer quantici. Young era fisico e docente di filosofia naturale oltre ad aver dato il più importante contributo alla decifrazione del geroglifico: ecco un bell'esempio di essere umano appartenente ad un'epoca, quella pre-industriale, in cui ancora nessuno faceva certe distinzioni frustanti e limitative e dove era inconcepibile che un uomo di conoscenza non avesse una formazione completa.

Nel prossimo post vedremo come oggi, proprio per l'Archeologia e le ricostruzioni storiche, siamo costretti a ritornare a questo matrimonio di scienza e umanesimo.

7 apr 2009

Fine del Corso UNILIBERA 09 Pesaro

Ieri sera si è concluso il corso 2009 " Il Vicino Oriente: dal Neolitico alla Civiltà Sumerica" tenutosi presso l'Università dell'Età Libera di Pesaro. Approfitto di questo spazio per ringraziare sentitamente l'Università dell'Età Libera, il suo Consiglio Direttivo ed in particolare il Presidente Maurizio Sebastiani per avermi dato la possibilità di tenere i corsi per il quarto anno consecutivo.

Ma soprattutto devo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al corso per la loro costante attenzione e presenza e per il supporto che mi hanno fornito con il loro apprezzamento ed i loro commenti.
Devo dire che quest'anno gli argomenti trattati erano piuttosto impegnativi dal punto di vista archeologico, come sempre capita con i periodi presistorici ove bisogna far parlare soprattutto le pietre. Ciò nonostante, le domande e le osservazioni degli uditori sono state sempre sensate, profonde ed interessanti, dandomi modo di completare appropriatamente le mie presentazioni. Come ho tenuto a dire al corso, possiamo continuare con le domande qui sul blog, tutti benvenuti.

Ed ecco qui di seguito la foto di fine corso che abbiamo fatto per ricordo ieri sera. Se cliccate sulla foto si apre una versione a risoluzione più alta da salvare (cliccare pulsante destro del mouse e scegliere "Salva immagine...") e conservare.



Ieri purtroppo abbiamo avuto 4/5 assenze di frequentatori assidui del corso che quindi non ho potuto ringraziare e salutare. Lo faccio qui.
Prego cortesemente chiunque conosca gli assenti di fargli avere l'indirizzo di questo blog.

Come avete potuto constatare, contrariamente al titolo del Corso, non siamo riusciti ad arrivare alla nascita della Civiltà Sumerica nè a coprire il precedente periodo Calcolitico (4500 - 3000 a.C.): entro un mesetto vi farò sapere se e come continueremo l'anno prossimo. Occhio al Blog per questo!
Voglio comunque dire che sono stato piacevolmente impressionato per l'interesse che avete mostrato per gli argomenti trattati e commosso dall'insistenza con cui mi avete richiesto una continuazione: senz'altro farò di tutto per non deludere tanto entusiasmo. Grazie ancora! E comunque l'anno prossimo si organizza la cena di fine corso!

P.S. : Lasciate comunque un messaggio anche per dire solo che ci siete!!

2 apr 2009

Corso Neolitico UNILIB 2009 Pesaro


Titolo : Il Vicino Oriente: dal Neolitico alla Civiltà Sumerica
Sottotitolo : Le recenti e clamorose scoperte sulla nascita della civiltà

Le scoperte archeologiche fatte negli ultimi 5-10 anni nelle aree della cosiddetta “mezzaluna fertile”, la fascia che va dalle terre d’Israele al basso Iraq passando per la Siria e la Turchia, hanno completamente rivoluzionato la nostra idea di nascita della civiltà.
Sino a pochi anni fa, nulla lasciava presagire che misteriosi e non ancora identificati eventi catastrofici avessero sepolto le testimonianze di civiltà di gran lunga più antiche e già completamente sviluppate, poi apparentemente scomparse.
Nel corso ripercorreremo quindi i passi dell’avventura umana verso l’organizzazione sociale, dalla sedentarizzazione al raffinato mondo dei Sumeri.
Il nostro percorso passerà attraverso le acquisizioni fondamentali dell’umanità come l’invenzione dell’agricoltura, dell’allevamento, dell’architettura, dell’arte, delle pianificazioni urbanistiche e dei simbolismi religiosi. Le civiltà Mesopotamiche Presumeriche e Sumeriche, la cui antichità era stata completamente sottovalutata, saranno il culmine di questo sviluppo ed il primo esempio di civiltà “moderna”.

Docente : Dott. Massimo Izzo
N° lezioni : 10 x h 1,30
Giorno : lunedì
Orario : 18,00/19,30
Inizio : 26 Gennaio 2009

Università dell'Età Libera
Via Nanterre (Campus Scolastico)
Tel/fax: 0721/416704
Segreteria: ore 16-19 da Lunedì al Venerdì
Sito web : cliccare QUI

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Ormai giunti alla fine, lunedì 6 aprile faremo l'ultima lezione. Un ringraziamento a tutti per l'attenzione e l'assiduità mostrata alle lezioni.
Approfitteremo di questo blog per continuare a rimanere in contatto: qui potrete chiedermi chiarimenti sugli interrogativi che vi sono rimasti ed io cercherò di rispondervi per quanto mi è possibilie. A presto!

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Pagina in aggiornamento

1 apr 2009

Introduzione al Blog

Benvenuti a tutti. Questo piccolo spazio è dedicato in generale agli appassionati della Storia e Preistoria di Egitto e Vicino Oriente ed in particolare a coloro che hanno seguito o che seguono i miei Corsi di divulgazione nella regione Marche.
Due parole di dettaglio sulle finalità di questo blog:

  • scaricare le piccole dispense che ho già distributo durante i corsi ma anche quelle nuove che creerò per agevolare l'apprendimento della Storia Orientale
  • fornire le informazioni dettagliate sui nuovi corsi, man mano che verranno organizzati
  • sottoporvi alcuni articoli monografici su argomenti che non è stato possibile affrontare in dettaglio durante i corsi
  • tenervi aggiornati sulle fonti internet più affidabili e complete con dei LINK commentati
  • permettervi di lasciare dei commenti agli articoli e di pormi tutte le domande che vi stanno a cuore
  • farmi sapere cosa vi ha più intrigato di queste interessantissime civilizzazioni e suggerirmi eventualmente degli argomenti di vostro interesse, sia per incontri monografici di una sola serata, sia per nuovi corsi
  • parlare di quello che vi pare purché connesso agli argomenti di cui sopra.

Grazie a tutti ed a risentirvi numerosi!
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