2 mar 2018

Archeologia Biblica: I falsi storici dell’Antico Testamento


Archeologia Biblica: I falsi storici dell’Antico Testamento

Conferenza del Dr. Massimo Izzo, il 16 marzo 2018, ore 21,00
presso FACTORY, Via Castiglione 26, Bologna



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SCHEDA CONFERENZA: 

Dagli anni '90, con la nascita di nuovi strumenti di ricerca e l’applicazione di approcci metodologici di estremo rigore alle ricostruzioni storiche , si sono generate radicali reinterpretazioni di quadri storici che sembravano con
solidati.

Tradizionalmente l'approccio all'archeologia biblica partiva da un testo, l'Antico Testamento, ritenuto sostanzialmente affidabile dal punto di vista storico ed il compito dell'archeologia sarebbe stato quello di cercare validazione al racconto biblico. Quando, in applicazione delle più moderne metodologie di analisi storico-archeologica, si è cominciato a ricostruire la storia dei luoghi biblici e approfondire i panorami politici, sociali e letterari del Vicino Oriente usando le fonti archeologicamente esistenti, si è profilata una storia piuttosto diversa e complessa.

Cercheremo quindi di vedere insieme quali elementi hanno portato Ze’ev Herzog, direttore del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Tel-aviv, a dichiarare sui quotidiani che non è mai esistito un popolo di Israele in Egitto, né un Esodo e un Mosè, né le 12 tribù nè una conquista di Terra Santa, né un Re Salomone o un Re David e il loro Grande Regno Unito di israele e Giuda. 

E ricordarci che Yaweh è una figura dalle origini pagane, originariamente con controparte femminile, e che il monoteismo della religione ebraica è un frutto solo tardo e finale della Monarchia del piccolo Regno di Giuda, non un fondamento teologico originale.

Dalle ricerche biblistiche e filologiche, altro materiale di studio rivela il secondo grande svelamento di tante creazioni mitologiche e letterarie: dalla Genesi al mito della nascita di Mosè, dalle Leggi religiose al mito del
Diluvio, da molti Inni a molte composizioni letterarie, il materiale originale di provenienza è stato tracciato nell’annalistica, letteratura e mitologia antica orientale.

Nei limiti di un tempo ristretto per un argomento così vasto e complesso, si cercherà di illustrare alcuni criteri usati per tali ricostruzioni e dare alcune indicazioni bibliografiche per approfondire.
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